La révolution dei colibrì. Otto percorsi di sostenibilità che stanno cambiando la Francia …e potrebbero contagiare l’Italia

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Andrea Paracchini, Asterisk Edizioni, Italia, dezembro 2013

Quello di Andrea Paracchini in « La révolution dei colibrì » è un viaggio attraverso otto iniziative di economia sociale e solidale, « Otto percorsi collettivi di sostenibilità che stanno cambiando la Francia… e che potrebbero contagiare l’Italia ».

Le pratiche positive raccontate dall’autore in questo dossier approfondito, ricco di fonti e interviste e impreziosito dalla prefazione del meteorologo Luca Mercalli, coprono un’ampia gamma di esperienze messe in piedi oltralpe, gruppi di persone che decidono di fare la loro parte per migliorare la terra mettendo in piedi veri e propri modelli di economia sociale fatta di sostenibilità ambientale ed economica.

Il titolo La révolution dei colibrì fa esplicito riferimento ad un’antica leggenda degli indiani d’America secondo cui un giorno in una foresta scoppiò un enorme incendio. Tutti gli animali si allontanarono dal loro habitat fuggendo da quella che sarebbe stata una terribile catastrofe. Messi al sicuro lontano dall’incendio, gli animali iniziarono ad osservare la distruzione del loro mondo lamentandosi senza muovere una zampa. Solo il piccolo colibrì iniziò a fare avanti e indietro dal fiume, dove raccoglieva poche gocce d’acqua con il suo becco, all’incendio, dove gettava la poca acqua trasportata. Ad un certo punto, uno degli animali che osservava la scena chiamò il colibrì e gli disse: « Colibrì ma che fai! Non è con queste gocce d’acqua che riuscirai a spegnere il fuoco!". Il colibrì lo guardò e rispose: « Lo so, ma io faccio la mia parte!". L’ebook di Andrea racconta minuziosamente otto storie di « colibrì » che fanno la loro parte, praticando sostenibilità, agendo più in armonia con l’ambiente che li circonda e, cosa non di poco conto, creando economia.

E’ proprio questo uno dei punti centrali di questo lavoro: scendere nel dettaglio delle iniziative per carpirne gli aspetti economici e legislativi, la loro portata sociale e i risultati concreti raggiunti. Obiettivo del testo non è quello di dare lezioni a nessuno. L’autore è ben consapevole che non è possibile calare dall’alto soluzioni pretendendo di avere modelli talmente rigidi da non aver bisogno di essere adeguati ad ogni singolo contesto. Infatti sottolinea egli stesso nella sua introduzione:

« Qualcosa che è utile in un luogo, può rivelarsi dannoso in un altro. Questo ebook allora non pretende di dare lezioni a nessuno… »

Ed è proprio questo il secondo punto centrale nel lavoro giornalistico di Andrea Paracchini. Le otto storie di economia sociale raccontate vengono ricercate anche in Italia per capire quanto effettivamente alcuni modelli francesi possano essere calati nel contesto del nostro paese e con quali peculiarità. Perché i cittadini coscienti, consapevoli e attivi francesi possano offrire dei buoni modelli da replicare a noi cugini italiani con la consapevolezza che ogni buona pratica può avere successo solo che calata nel tessuto sociale di un territorio specifico. Le problematiche si possono incontrare sono numerose ed è attraverso documenti, dati e interviste a chi lavora sul campo ogni giorno che Andrea ci guida in questo percorso conoscitivo e di confronto.

Sempre dall’introduzione:

« Ho cercato di mettere in relazione ognuna delle esperienze che ho descritto con quanto in Italia già esiste e già si fa. In certi casi ho potuto constatare che uno scambio costruttivo è già in atto fra alcune realtà italiane e i loro omologhi francesi. Si è trattato allora di fare un bilancio. In altri casi invece mi sono accorto di avere tra le mani iniziative di cui nessuno aveva ancora parlato in Italia. Ho provato allora a capire se c’erano le condizioni perché diventassero un modello ».

La révolution dei colibrì è un testo scorrevole e godibile. Non si tratta di un’inchiesta vera e propria sull’economia sociale. Dal punto di vista giornalistico l’autore si muove tra gli stili del dossier e del giornalismo narrativo dando ampio risalto alla narrazione delle esperienze delle persone che in prima persona sono riuscite a costruire situazioni di economia sociale in molti casi davvero felici.

Scopriamo quindi movimenti di cittadini che si danno da fare per sottrarre territorio alla speculazione edilizia investendo in prima persona in modelli di gestione sostenibile della terra e di agricoltura biologica; produttori grassroot di energia elettrica 100% pulita (in Francia che è la patria del nucleare); ambulanze di ambientalisti che corrono da una parte all’altra delle proprie zone a misurare i livelli di inquinamento; enti che decidono di adottare monete alternative rispetto a quella ufficiale, soprattutto per favorire un economia legata a doppio filo con il territorio; i greeters, gruppi di persone che vivono un luogo e che accompagnano piccoli gruppi di turisti in passeggiate e scoperte fuori dai classici circuiti turistici; riciclatori di rifiuti elettronici che creano occasioni di lavoro per persone che si trovano in situazioni di esclusione sociale; imprese condivise da tanti singoli professionisti e un interessante modello di riproduzione di imprese sostenibili.

L’indice delle pratiche di economia sociale raccontate nell’ebook

  • Zolle ribelli

  • Rinnovabili democratiche

  • Sentinelle ambientali

  • Banconote militanti

  • Guide popolari

  • Riciclaggio socialmente utile

  • Creatori cooperativi

  • Imprese contagiose